Uno sparo nel buio

Look and feel

Girare filmati in condizioni di scarsa luce non è impossibile: basta seguire alcune regole. E se la vostra videocamera produce troppo rumore nelle ombre, il problema si può risolvere grazie agli strumenti di correzione del colore di Kdenlive.

Le nuove videocamere digitali consentono la registrazione di immagini eccellenti in molte situazioni e con risoluzioni molto alte. Tuttavia, sono ancora scadenti sotto un particolare aspetto: le riprese in condizioni di buio. I sensori delle videocamere sono infatti piuttosto piccoli, quindi tendono a surriscaldarsi facilmente e produrre un certo “rumore” nell’immagine, soprattutto in corrispondenza delle ombre (ovvero le zone più scure della nostra scena). Naturalmente, in condizioni di buio si può aumentare la sensibilità ISO del sensore, rendendolo più sensibile alla luce e dunque ottenendo immagini più luminose. Tuttavia, l’aumento della sensibilità comporta anche l’aumento del surriscaldamento e di conseguenza anche l’incremento del rumore ISO. Il problema legato anche al fatto che mentre i nostri occhi sono capaci di adattarsi facilmente alla luminosità di una strada notturna, la telecamera non può farlo: la luce di un fiammifero può risultare ai nostri occhi irrilevante in un prato soleggiato, ma capace di illuminare una intera stanza al buio completo. Invece, per la videocamera, la luce è sempre la stessa: se il fiammifero è irrilevante sotto il Sole, lo è anche in una stanza chiusa. Ciò comporta che mentre i nostri occhi ci consentono di vedere bene una strada illuminata soltanto dalla Luna, la telecamera non vedrebbe niente. Che cosa possiamo fare? Applicare una semplice curva di luminosità non risolve il problema, perché se rendiamo l’immagine più luminosa in post produzione (con il nostro Kdenlive o con un programma simile) finiremmo per rendere più visibile anche il rumore. E, del resto, se non siamo riusciti a riprendere una parte della scena perché appariva completamente nera, questa parte non potrà certo comparire magicamente in post produzione: se non l’abbiamo ripresa, non potrà mai apparire nel filmato, anche aumentando a dismisura la luminosità in postproduzione. L’unica opzione, quindi, consiste nell’ottenere una ripresa che sia già di per se stessa buona: per esempio utilizzando un alto valore ISO ed un obiettivo con un diaframma molto piccolo. Se siete Stanley Kubrick potete chiedere alla NASA di farvi avere gli obiettivi Zeiss da F/0.7 progettati appositamente per le missioni lunari. Se non siete Stanley Kubric, dovrete accontentarvi degli obiettivi da F/2 oppure F/1.4. E dovrete salire molto con gli ISO: sicuramente oltre il valore 800. Ma come fare per non ritrovarsi con una ripresa eccessivamente rumorosa? La soluzione consiste nel scegliere il valore ISO minimo indispensabile affinché si veda la maggioranza degli oggetti presenti nella scena (in genere è sconsigliabile salire oltre i 3200 ISO se non si possiede una cinepresa full frame). In questo modo il rumore è ovviamente presente ma limitato alle zone più scure dell’immagine ed agli eventuali punti di luce (per esempio i lampioni stradali). Potremo rimuovere questo rumore grazie al fidato Kdenlive. Purtroppo, non esiste un effetto “pronto” per eliminare il rumore. O, meglio, ne esistono alcuni ma in genere fanno un pessimo lavoro, perché il rumore ISO è influenzato da diversi fattori, ed appare diverso in ogni filmato che giriamo. Quindi non si può costruire un effetto pronto all’uso: vi sono troppi parametri da aggiustare. Nessun problema, ovviamente, visto che ci costruiremo da soli il nostro effetto di riduzione del rumore. Come sempre, potete vedere il video d’esempio al seguente indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=tAtd1R0O-Xs

L’immagine prima (sopra) e dopo la riduzione del rumore e l’aumento della luminosità
Utilizzando una luce diffusa e sfruttando la riflettività degli oggetti è possibile illuminare tutta la scena

Una immagine “lucida”
Avete mai notato che nei film le scene girate di notte all’aperto appaiono sempre come se fosse appena terminato un temporale? Le strade e gli edifici risultano bagnati. Non è un caso: nelle grandi produzioni cinematografiche si procede proprio a bagnare il set, con grandi autobotti di acqua, prima di girare una scena al chiaro di Luna. Questo offre due vantaggi particolari: il primo è l’illusione che ogni superficie sia lucida, il che risulta gradevole agli occhi. Il secondo è che grazie alla leggera patina di acqua, l’asfalto della strada ed i muri degli edifici riescono a riflettere la luce. Questo li rende più luminosi, e dunque visibili. Inoltre, diventano evidenti i particolari: un foro in un muro o qualche sasso sull’asfalto non si noterebbero nel buio, ma grazie alla lucentezza prodotta dall’acqua ogni imperfezioni diventa visibile. Naturalmente, nelle produzioni a basso budget non si possono comprare camion di acqua, quindi la soluzione più semplice per ottenere questo look tipicamente hollywoodiano è aspettare che piova. Per migliorare la resa dei primi piani possiamo utilizzare una luce molto diffusa posizionata sullo stesso asse della cinepresa, in modo che illumini in modo uniforme tutti gli oggetti della scena, senza produrre troppe ombre. La lampada deve essere appena sufficiente per far vedere gli oggetti della scena: se utilizziamo una luce troppo potente verrebbe a mancare la sensazione di buio che deve invece rimanere.

Tre volte la stessa clip

Sovrapponiamo per tre volte la nostra clip video su se stessa

1 CLIP SOVRAPPOSTE – Come è ovvio, dobbiamo iniziare caricando in Kdenlive la clip che abbiamo girato in condizioni di buio. Dovremo posizionare questa clip nelle tre tracce video, in modo che sia sempre perfettamente sovrapposta in ciascuna di esse.
2 IL CUBO SFUOCATO– Applichiamo alla clip posizionata nella traccia Video1 l’effetto Cubo Sfuocato. Il fattore di sfocatura deve avere almeno il valore di 10: nell’anteprima, dovremmo notare che l’immagine appare abbastanza sfocata da confondere i bordi degli oggetti.

Un bagliore diffuso

Eliminiamo il rumore ISO dalle luci trasformandole in un effetto “glow”

1 LA TRANSIZIONE– Adesso dobbiamo aggiungere una transizione di tipo Composito tra la traccia Video1 e la Video2. In questa transizione possiamo indicare l’opacità delle clip superiore: noi vogliamo che questo valore sia il 50%, così da ottenere una semitrasparenza.
2 INVERTI COLORI – Adesso, aggiungiamo l’effetto Inverti alla clip della traccia Video2. Nell’anteprima vedremo apparire una versione stilizzata della scena: grazie al nostro trucco, abbiamo ottenuto una mappa a sbalzo, nella quale tutte le aree prive di contorni sono grigie.
3 UNA SOFTLIGHT– Per applicare la mappa a sbalzo appena creata, basta aggiungere tra la clip della traccia Video2 e la Video3 una transizione di tipo softlight. Dovremmo ottenere una sorta di effetto “glow”, un bagliore luminoso diffuso lungo i contorni di ogni oggetti della scena.
4 LIVELLI DI LUCE– Possiamo aumentare, delicatamente, la luminosità dell’immagine applicando l’effetto Livelli alla clip della traccia Video3: basta diminuire di qualche centinaio di punti il livello del bianco in entrata, e di qualche decina il livello del colore bianco.

I contorni devono essere netti

Rendiamo nitidi i contorni degli oggetti per evitare che l’immagine appaia sfocata

1 IN ESPORTAZIONE– La prima fase è terminata: dobbiamo renderizzare il filmato. Basta cliccare sul pulsante Esporta, ed assicurarsi di esportare il filmato con un bitrate abbastanza alto (per i filmati HD è consigliabile almeno il valore 40000).
2 NUOVO PROGETTO– Ora creiamo un nuovo progetto Kdenlive, caricando in esso il file appena renderizzato. Anche in questo caso, posizioniamo la clip video in tutte le tre tracce esistenti, in modo che le tre tracce siano perfettamente sovrapposte.
3 IL CUBO SFUOCATO – Adesso applichiamo alla clip della traccia Video1 l’effetto cubo sfuocato, come avevamo fatto nel caso precedente, con un fattore di sfocatura pari a 10. Però, stavolta aggiungiamo anche l’effetto Inverti a questa stessa clip.
4 SEMITRASPARENTE– Possiamo sovrapporre la traccia Video1 alla successiva grazie alla transizione Composito. Anche in questo caso, dobbiamo impostare l’opacità al 50%. Diversamente dalla volta precedente, adesso otteniamo uan mappa a sbalzo che esalta i contorni degli oggetti.

I colori giusti

Utilizziamo la correzione del colore per nascondere il rumore nelle ombre

1 UNA HARDLIGHT – Applichiamo la mappa a sbalzo posizionando tra la traccia Video2 e la Video3 una transizione di tipo hardlight. Il risultato sarà una immagine con i contorni decisamente netti, a differenza della procedura precedente che produceva un bagliore diffuso.
2 SFOCATURA LIEVE– Aggiungiamo in Video3 un effetto Square Blur impostando il suo kernel ad un valore piuttosto basso, circa 5. Infatti, vogliamo che i contorni degli oggetti rimangano netti grazie alla mappa a sbalzo, ma il contenuto degli oggetti deve essere leggermente sfumato.
3 LA SATURAZIONE…– Possiamo anche diminuire leggermente la saturazione della clip della traccia Video3 impostando l’effetto saturazione ad un valore inferiore al 90. In questo modo bilanciamo l’effetto di sovrasaturazione dei colori dovuto alla mappa a sbalzo.
4 …ED IL CONTRASTO– Adesso possiamo correggere il contrasto dell’immagine inserendo l’effetto Livelli nella traccia Video3. Possiamo alzare il livello del nero in ingresso a 100, abbassare quello del bianco in ingresso a 700, portare il nero in output ad 80 ed il bianco in output a 800.
5 OMBRE PIÙ SCURE– Dobbiamo nascondere ciò che resta del rumore nelle ombre: la soluzione consiste nell’applicare alla clip Video3 l’effetto Curvature impostato sul canale luma. La curva deve essere fedele alla diagonale tra luci e mezzitoni, abbassando solo le ombre.
6 CURVA DEL ROSSO– Lavorando con un ISO alto, l’immagine appare molto rossa. Possiamo correggere il difetto applicando un effetto Curvatura sul canale Rosso. La curva deve abbassare i mezzitoni ed in parte le luci: l’immagine tenderà al verde.

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